Corsi Monografici

IN COSTRUZIONE

L‘ANTICA ARTE DEGLI SPEZIALI NELLA SIENA MEDIEVALE

a cura del Prof. Maurizio Tuliani

Contributo di partecipazione € 10

Prenotazione obbligatoria. 

Introduce la direttrice dell’Archivio di Stato Dott.ssa Cinzia Cardinali  Nel medioevo, lo speziale può essere considerato l‘antesignano del moderno farmacista, ed era chiamato ad espletare un ruolo sociale particolarmente delicato vendendo prodotti e preparati destinati alla cura delle malattie. Gli statuti dell'Arte degli Speziali del 1355 ci danno un quadro esaustivo dello svolgimento della professione in ambito cittadino. A Siena, come in altre città, lo speziale non si limitava solo al commercio delle spezie, bensì allargava la vendita a molti altri prodotti anche meno affini come le sostanze tintoree, la carta, la cera, perfino i libri manoscritti. Grazie alla presenza di numerose opere scientifiche e filosofiche, alcune spezierie divennero anche luoghi di incontro culturale. Boccaccio narra che Dante, recatosi a Siena e imbattutosi nella bottega di uno speziale in un trattatello a lui sconosciuto, vi rimase l‘intera giornata ignorando i grandi schiamazzi e le grandi feste che in quel giorno si tennero in città. Per tutte queste peculiari caratteristiche, nel medioevo, la professione dello speziale raggiunse un elevato livello di prestigio e considerazione sociale.  L’incontro si presenta come un viaggio alla scoperta della storia senese inerente ad arti e mestieri medievali ed è arricchito dall'esposizione de “IL BANCO DEGLI SPEZIALI SENESI”, una rassegna di antichi documenti medievali che ripercorrono l‘organizzazione e le specificità dell‘Arte degli Speziali senesi.

L‘ANTICA ARTE DEGLI SPEZIALI NELLA SIENA MEDIEVALE

a cura del Prof. Maurizio Tuliani

Contributo di partecipazione € 10

Prenotazione obbligatoria. 

Introduce la direttrice dell’Archivio di Stato Dott.ssa Cinzia Cardinali  Nel medioevo, lo speziale può essere considerato l‘antesignano del moderno farmacista, ed era chiamato ad espletare un ruolo sociale particolarmente delicato vendendo prodotti e preparati destinati alla cura delle malattie. Gli statuti dell'Arte degli Speziali del 1355 ci danno un quadro esaustivo dello svolgimento della professione in ambito cittadino. A Siena, come in altre città, lo speziale non si limitava solo al commercio delle spezie, bensì allargava la vendita a molti altri prodotti anche meno affini come le sostanze tintoree, la carta, la cera, perfino i libri manoscritti. Grazie alla presenza di numerose opere scientifiche e filosofiche, alcune spezierie divennero anche luoghi di incontro culturale. Boccaccio narra che Dante, recatosi a Siena e imbattutosi nella bottega di uno speziale in un trattatello a lui sconosciuto, vi rimase l‘intera giornata ignorando i grandi schiamazzi e le grandi feste che in quel giorno si tennero in città. Per tutte queste peculiari caratteristiche, nel medioevo, la professione dello speziale raggiunse un elevato livello di prestigio e considerazione sociale.  L’incontro si presenta come un viaggio alla scoperta della storia senese inerente ad arti e mestieri medievali ed è arricchito dall'esposizione de “IL BANCO DEGLI SPEZIALI SENESI”, una rassegna di antichi documenti medievali che ripercorrono l‘organizzazione e le specificità dell‘Arte degli Speziali senesi.